Happy Days. 50 anni fa la prima puntata della sit-com

Happy Days. 50 anni fa la prima puntata della sit-com

(Happy Days) Articolo scritto da E.T.A. Egeskov per Pillole di Cultura

Debuttava il 15 gennaio del 1974 una serie televisiva che avrebbe fatto epoca: Happy Days. Una sit-com ambientata a Milwaukee che vedeva protagonista la famiglia Cunningham.

SOMMARIO

Difficilmente qualcuno può dire di non aver mai visto, o almeno sentito parlare di Happy Days.

Non foss’altro per la sua iconica sigla che rimandava direttamente al rock’n’roll degli anni ’50.

O per almeno alcuni dei personaggi che hanno popolato la serie.

Uno su tutti Artur Fonzarelli, detto Fonzie.

Happy Days. Garry Marshall

La sit-com ambientata nella città di Milwaukee è stata ideata da Garry Marshall, uno che di successi ne ha accomulati tanti.

Come attore Marshall lo ricordiamo nella pellicol “Mai stata baciata”, “Corsa a Witch Mountain” e in molte altri film e serie tv.

Della sua ampia filmografia come registra giusto ricordare almeno “L’ospedale più pazzo del mondo”, “Pretty Woman”, “Se scappi, ti sposo”.

Ma anche “Pretty Princess”, “Principe azzurro cercasi”, “Appuntamento con l’amore” e “Capodanno a New York”.

Ma è come produttore che ha lasciato davvero un segno indelebile.

Oltre ad aver prodotto “Lavernie & Shirley” e “Mork & Mindy” deve il suo successo alla fortuna serie “Happy Day”.

Happy Day. La serie

La serie è andata in onda a partire dal 1974 debuttando il 15 gennaio ed è proseguita sino al 24 settembre del 1984.

Ne sono state realizzate 11 stagioni per un totale di 255 puntate della durata di circa 24 minuti ciascuna.

Negli Stati Uniti andò in onda sul canale ABC che ne era anche la casa di produzione.

In Italia è stato trasmesso solo a partire dal 1977 ed è andato in onda consecutivamente sino al 1987.

Happy Days

Precisamente Su Rai 1 le stagioni dalla 1 alla 9 e la stagione 11.

Mentre la stagione 10 è andata in onda sulla rete privata Canale 5 di Mediaset.

Si tratta di una classica sit-com americana, che vede protagonista una famiglia, i Cunningham.

Intorno ai membri di questa famiglia media americana si sviluppano le trame e interagiscono i vari personaggi.

Happy Days. Gli anni ’50

Il punto di forza principale della serie stava nell’ambientazione temporale.

Infatti la sit-com si svolge in una ipotetica Milwaukee degli anni ’50 (sul finire) e poi agli inizi degli anni ’60.

La si arguisce subito grazie all’iconica sigla con il disco che gira e la musica in sottofondo, riconoscibilissima.

Bastano pochi fotogrammi di ogni puntata per osservare i vestiti, le auto, le pettinature.

Tutto riporta a un ideale tempo magico del benessere economico americano.

Quel dopoguerra che si apriva al futuro, che portava i giovani ad uscire dal conformismo dei genitori a suon di rock’n’roll.

I protagonisti sono emblematici del loro tempo e ben idealizzati tanto da esserne diventati delle vere icone.

Happy Days. La famiglia Cunningham

Al centro di tutte le vicende ci sono le vicissitudini della famiglia Cunningham, esempio perfetto del ceto medio americano degli anni ’50.

Milkwakee è una tipica città americana, non piccola ma nemmeno una metropoli.

Dunque perfetta per ospitare la vita degli americani medi del boom economico.

La famiglia Cunningham è composta dal padre (Howard), dalla madre (Marion) e da tre figli (Charles, Richard e Joanie).

Howard Cunningham è il prototipo del padre americano, laborioso, severo ma non troppo, bonaccione, interpretato dall’attore Tom Bosley

Marion è la madre e la moglie ideale di quegli anni. Premurosa ma anche capace di guardare un po’ oltre rispetto al marito, interpretata dall’attrice Marion Ross.

Charles (Chuck) è il figlio maggiore. Si vede poco (stagione 1-2) perché poi parte per il college.

Joanie (Sottiletta) è la figlia più piccola, ancora adolescente all’inizio della serie, interpretata da Erin Moran.

Richard (Richie) è il vero protagonista della serie, insieme ai suoi amici costituisce il nucleo centrale delle storie. Richard è interpretato da Ron Howard

Happy Days. Gli amici

Oltre al ruolo centrale della famiglia Cunningham risultano essere molto importanti anche gli amici di Richie.

A partire da Potsie (Warren Weber, interpretato da Anson Williams), inizialmente il miglior amico di Richard.

Sveglio e disincantato fa da contraltare a Richie che risulta essere invece timido e impacciato.

Nell’evolversi delle serie Potsie viene sostituito man mano, nelle grazie di Richie, da Fonzie e così diventa il miglior amico di Ralph.

Ralph Malph inizialmente era solo una figura ricorrente, ma dalla seconda stagione finì con l’assumure un ruolo importante.

Era il clown della compagnia, scanzonato e un po’ sopra le righe, diventerà il miglior amico di Potsie.

Specialmente dopo che il ruolo di miglior amico di Richie, inizialmente proprio di Potsie, verrà soppiantato da Fonzie.

Happy Days. Fonzie

Inizialmente Artur Fonzarelli avrebbe dovuto essere una figura secondaria nella serie.

Una specie di bullo che si atteggia a James Dean, con tanto di giubbotto in pelle e moto cromata.

L’interpretazione di Henry Winkler diede modo al personaggio di ricavarsi uno spazio ben definito, tanto da esserne diventato uno dei veri protagonisti.

A partire dalla terza stagione Fonzie si trasferisce a vivere sopra il garage dei Cunningham e diventa, via via, il miglior amico di Richie Cunningham.

I due sono quanto di più diverso fra loro possa esistere, eppure nasce un’amicizia profonda e un rispetto reciproco.

Fonzie è un dongiovanni d’altri tempi. Le ragazze cadono ai suoi piedi.

Basta che schiocchi le dita e qualunque “bella” ragazza nei dintorni gli si presenta adorante.

Fonzie rappresenta un personaggio complesso, sicuramente con un’aurea negativa al principio, ma via via sempre più integrato con la società.

Il tutto grazie soprattutto all’amicizia con Richard Cunningham.

Il classico saluto alla “fonzarelli” con i due pollici alzati estendendo entrambe le braccia è diventato iconico anche al di là della serie.

Happy Days. Un cast memorabile

La fortuna della serie è dovuta a tanti fattori, non ultimi gli attori che compongono il cast.

Tom Bosley è perfetto nel ruolo del padre, ironico, scanzonato, premuroso, disincanto. L’americano medio perfetto.

Marion Ross è sublime nel ruolo della madre, sembra davvero la perfetta donna anni ’50.

Arson Wilson incarna benissimo il giovane americano di provincia di quegli anni.

Da notare che l’attore dopo un’onesta carriera come attore è diventato un’importante regista.

Erin Moran ha dato vita al pesonaggio femminile più azzeccato della serie, quello di Joanie “sottiletta” Cunningham.

Disincanta sorellina minore di Richie, la Joanie di Erin Moran è al tempo stesso la classica ragazzina acqua e sapone di quegli anni, non priva però di scaltrezza femminile.

Henry Winkler è arcinoto per il ruolo di Fonzie (Artur Fonzarelli) anche se da tempo ormai si dedica a realizzare libri illustrati per bambini.

Infine Ron Howard che interpretata Richie Cunningham, il fulcro fra tutti i personaggi protagonisti.

Definito l’enfant prodige di Hollywood Ron Howard ha collezionato una filmografia di tutto rispetto fra cinema e televisione come attore.

Ma è stato dietro la macchina da presa, come regista, che ha saputo diventare un vero e proprio gigante.

Era partito con un film il cui titolo dice già tutto: “Attenti a quella pazza Rolls Royce” del 1977.

In ordine cronologico ricordiamo anche “Splash. Una sirena a New York”, “Cocoon. L’energia dell’universo”, “Cuori ribelli”.

Saltando qua e là come dimenticare: “Apollo 13”, “Il Grinch”, “The Missing”, “Il Codice Da Vinci”, senza dimenticare “Rush”.

Happy Days. Spin-off

La serie è stata di così grande successo e i suoi personaggi, protagonisti e comprimari, così azzeccati che ha generato numerosi spin-off.

A partire da quello più famoso di tutti “Mork & Mindy” con un giovanissimo Robin Williams che interpreta l’alieno venuto da Ork.

Fu proprio durante un’episodio di Happy Days che debuttò l’alieno Mork interpretato da Robin Williams.

Un altro spin-off famoso fu Lavernie & Shirley, conosciute in alcuni episodi della sit-com in quanto “ragazze” di Richie e Fonzie.

Jenny e Cachi, ovvero la storia di Joanie “sottiletta” Cunningham e Cachi Arcola (cugino di Fonzie), prima fidanzati e poi marito e moglie nell’ultima stagione della sit-com originale.

Altri due spin-off furono “Le ragazze di Bransky” e “Out of the blue

Curioso sottolineare come lo stesso Happy Days fosse in realtà uno spin-off a sua volta della serie tv “Love, American Style”.

Nell’episodio 22 (ogni episodio era slegato dagli altri) c’è il pilot (puntata 0) di quello che sarebbe diventato happy Days.

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