Marie Laveau, la Regina del Voodoo di New Orleans
(Marie Laveau) Articolo scritto da Amelia Settele per Persone e Storie, Fatti e società, Pagine Svelate.
Ascolta “Misteri e leggende incredibili. Puntata 5 – Marie Laveau, la Regina del Woodoo di New Orleans” su Spreaker.New Orleans è considerata uno dei luoghi più affascinanti del mondo, epicentro di magia e mistero. La sua storia come la sua cultura e il suo folklore sono unici e a impreziosirli ci sono personaggi di notevole rilevanza documentata, come la protagonista di cui sto per raccontarvi: Madame Marie Laveau, la Regina del Voodoo.
SOMMARIO
- Marie Laveau. La Religione Voodoo
- Marie Laveau. I tre elementi principali del Voodoo
- Marie Laveau. La storia
- Marie Laveau. La Regina di New Orleans
- Marie Laveau. La morte
Nel corso del tempo la Voodoo Queen è diventata l’emblema di avvenimenti pervasi di sortilegi e arcani segreti che continuano a stregare e sedurre.
Ambasciatrice di una religione che da sempre ammalia e intimorisce.
Una donna tanto atipica per i suoi tempi quanto – sotto molti aspetti – pioniera dei nostri, che della Religione Voodoo resta ancora oggi una delle sue più grandi divulgatrici.
Marie Laveau. La Religione Voodoo
Il Voodoo (o Voudu, Vudù) è una delle religioni più antiche al mondo.
La parola Voodoo deriva da “Vodu”, termine africano che significa “Spirito” o “Divinità”.
Siamo abituati ad associare a questo culto immagini tetre e ambigue, ma il Voodoo è a tutti gli effetti una Religione con i propri liturgie, divinità e riti.
Nasce in Africa e viene diffusa in America con l’arrivo degli schiavi, prendendo piede soprattutto nel Sud.
Ha caratteri esoterici e sincretici.
Per culti sincretici s’intendono tutte quelle confessioni tradizionali che con l’arrivo del colonialismo, entrano in contatto con il cristianesimo, unendo e mescolando elementi tradizionali con i riti cristiani.
Il Voodoo è un culto che si basa sulla venerazione della natura e dei propri antenati.
Vi è una profonda convinzione che il mondo dei vivi coesista con quello dei morti, in un connubio perfetto per il quale fanno da tramite i “Loa” – Spiriti guida che agevolano la convivenza.
Le cerimonie Voodoo sono riti intrisi di gesti e ricordi primitivi, mentre l’idea del peccato è molto semplice.
Chi pratica questo credo dovrebbe sempre compiere buone azioni, qualora non se ne compissero si verrà puniti.
Il Voodoo nato e praticato in Africa “sfuma” e si differenzia da quello che viene professato in America.
È meno contaminato dalla cultura colonialista per cui è stato boicottato e tacciato come un credo volto solo alla stregoneria e alla magia nera.
Ma non è così, infatti il Voodoo ha divinità solari e pacifiche da adorare, che prendono il nome di Loa Rada.
Mentre il Voodoo maggiormente conosciuto è quello nato dalla sofferenza che accomuna e si manifesta nella corrente americana, influenzata dal dolore degli schiavi neri deportati negli Stati Uniti.
La disperazione causata dalle deportazioni e dalla schiavitù generò il culto oscuro, le cui divinità prendono il nome di Loa Petro e sono vendicativi, dispotici e furiosi.
Marie Laveau. I tre elementi principali del Voodoo
Il Sacrificio: è la base di ogni rito e pratica.
Ogni sacrificio è volto a dare energia utile al Loa prescelto, per arrivare a manifestarsi sulla terra.
Nella maggior parte dei casi, il sacrificio si compie con carne animale, ma sono bene accetti anche elementi come tabacco e caffè.
I Veve: sono i simboli attraverso i quali si contattano i Loa.
La Possessione: avviene da parte del Loa verso il Sacerdote (o Sacerdotessa) che l’ha invocato.
A seconda delle esigenze e richieste si deve invocare il Loa specifico.
Quelli più comunemente conosciuti sono:
Papa Legba: Custode dei due mondi.
È una divinità che viene dal culto Rada (quindi solare) e spesso viene raffigurato come un vecchietto con cilindro per cappello e un bastone.
È colui che “apre la porta” e permette ai vivi di parlare con le divinità.
È patrono della stregoneria.
Baron Samedi: Signore della Morte. Re dell’aldilà e della vita oltre la vita.
A lui, prima o poi tutti si prostreranno.
È il Signore della magia nera e il mito degli zombie è legato al suo nome.
È in assoluto il Loa più temuto e rispettato.
Maman Brigitte: La Regina del Cimitero. Moglie di Baron Samedi, è l’unica Loa di carnagione chiara.
È un Loa potente e la tradizione narra che ami cantare e ballare nei cimiteri, dove protegge solo determinati sepolcri contraddistinti da croci particolari.
Met Kalfou: la traduzione del suo nome in Creolo è Signore dei Crocicchi.
Questo Loa è la parte oscura di Papa Legba. Entrambi sono l’uno complementare all’altro.
È lui il vero padrone della magia e governa tutti gli spiriti della notte e le anime perse.
Se Papa Legba è luce, lui è tenebra.
Se Met Kalfou è guerra, Papa Legba è pace.
Se Papa Legba è un anziano arzillo, Met Kalfou è un giovane sfacciato e affascinante.
Erzulie: Signora dell’amore, del fascino e della sensualità.
Protegge i sogni e le speranze di ognuno, ha tre mariti ma conserva la sua verginità in quanto il suo amore trascende la fisicità.
La lista dei Loa è in continua evoluzione e cambiamento.
A parte le principali Divinità – alcune appena citate- anche le anime degli uomini e delle donne meritevoli, possono essere elevati a divenire Loa.
Madame Marie Laveau, Regina del Voodoo è una di loro.
Marie Laveau. La storia
Madame Laveau è stata una maga, religiosa e praticante del Voodoo della Louisiana.
Nata a New Orleans probabilmente il 10 Settembre 1784 – anche se alcune fonti, dichiarano che fosse il 1801 – da una fugace relazione tra il ricco proprietario terriero Charles Laveau e Margherite H. D’Arcantel, una schiava liberata.
Le informazioni più concrete sulla vita di Madame Marie non sono molte e non tutte troppo attendibili, ma di sicuro si sa che la giovane è la prima persona della sua famiglia a nascere libera.
Vive con i suoi parenti nel Vieux Carrè – il quartiere francese – una delle zone più antiche della città.
Ha un carattere forte, risoluto e volitivo.
Sguardo incisivo, occhi d’ebano, pelle ambrata e lunghi capelli neri e ricci a incorniciarle il volto.
Capelli che crescendo amerà raccogliere in eccentrici e colorati ritagli di stoffa, trasformando queste acconciature in un vero e proprio segno di riconoscimento.
Grazie al supporto del padre riesce a imparare a leggere e scrivere.
Viene Battezzata con Rito Cristiano, ma sin da bambina la madre la indottrina alla pratica dei riti Voodoo, che Marie professerà per tutta la vita.
Si sposa giovanissima, appena diciottenne, convola a nozze con un uomo creolo haitiano di nome Jacques Paris.
Dal 1824 dell’uomo si perdono le tracce, pur non essendoci nessun certificato di morte a confermare la sua fine, Jacques sembra essere letteralmente svanito nel nulla.
Marie inizia a farsi chiamare Vedova Paris.
Della loro relazione resta solo il certificato di matrimonio, conservato nella Cattedrale di San Luigi.
Marie e Jacques hanno avuto due figlie, anch’esse scomparse inspiegabilmente.
Dopo la misteriosa fine del suo primo matrimonio, inizia una lunga relazione con Louis Cristophe Dumesnil de Gliapon uomo statunitense di origini francesi che commercia terre e schiavi.
I due staranno insieme per tutta la vita, ma non potranno mai sposarsi a causa delle dure leggi contro la mescolanza razziale.
Leggi introdotte nel XVII secolo nell’America Settentrionale e rimaste in vigore in molti Stati sino al 1967.
Imponevano attraverso una serie di atti legislativi la segregazione razziale e l’impossibilità di unirsi in matrimonio, come ad avere rapporti sessuali, tra persone appartenenti a razze diverse.
Si narra che Marie e Louis Cristophe insieme hanno quindici figli.
Solo due di loro, Marie Eloise Eucharistie e Marie Philomène raggiungeranno l’età adulta e avranno un ruolo nell’eredità religiosa post mortem della Regina del Voodoo.
Anche la scomparsa di Louis Cristophe, come quella del primo compagno di Marie, è avviluppata nel più totale mistero.
Madame Laveau è una donna che non si dedica solo alla famiglia e alle pratiche del Voodoo, ma è anche un’imprenditrice.
Avvia un’attività di parrucchiera a New Orleans che, sin da subito, riscuote particolare consenso.
Tra le sue clienti non mancano le donne benestanti e più influenti della città che, si sussurra, non richiedano solo acconciature o trattamenti di bellezza, ma anche servizi extra come: pozioni e incantesimi.
Marie accetta le richieste sia dalle persone meno abbienti che dagli esponenti più in voga di New Orleans.
Leggenda vuole che nel retrobottega della sua attività offrisse tali servigi, concretizzando la sua figura di Sacerdotessa Voodoo.
Il deposito adibito a tali pratiche è anche il luogo dove custodisce le sue formule e i suoi ingredienti utili per creare gli amuleti e le pozioni, come: erbe, pietre, capelli e ossa.
Svolge i suoi riti Voodoo non solo nel retrobottega, ma anche in altri tre ambienti distinti e specifici:
- La sua casa a St. Anne Street, dove officia cerimonie e riceve i clienti.
- Sulle rive del Lago Pontchartrain – a Bayou St. John– dove si svolgono le cerimonie d’iniziazione ai nuovi adepti del Voodoo. Eventi importanti e affollati nei quali Madame Marie viene sempre affiancata da un Re Voodoo.
- Congo Square, una piazza pubblica divenuta nel tempo ritrovo domenicale per schiavi ed ex schiavi, dove Marie Laveau incontra la sua gente per pregare.
In ogni occasione, Madame Marie manifesta il suo carisma e le sue capacità tanto che le voci inerenti alla sua magia definiscono i suoi sortilegi talmente potenti, da riuscire ad arrivare a colpire non solo il malcapitato, ma anche le sue future generazioni!
Ad accompagnarla nei suoi riti c’è sempre l’amato serpente Zombie (in onore di una divinità Voodoo Africana).
La storia sussurra che a darle le giuste competenze e ad accrescere le sue capacità nella magia nera sia stato un ex schiavo, personaggio inquietante ed enigmatico passato alla storia con l’appellativo di Dottor John o “Re Voodoo” di New Orleans.
Marie Laveau. La Regina di New Orleans
Marie Laveau è una donna capace di divenire punto di riferimento di un’intera comunità, formata in maggior numero da creoli ed ex schiavi.
In lei vedono forza e capacità di aiutare il prossimo bisognoso, non tirandosi mai indietro.
Indubbio il suo fascino e la sua empatia soprattutto nei confronti degli ultimi, di cui ne diventa la paladina.
È rispettata e temuta in egual misura da tutta la comunità cittadina e lei sfrutta questa sua posizione anche per aiutare i più disagiati.
Riuscendo a tessere una rete concreta di supporto e aiuto per schiavi, ex schiavi e condannati a morte.
Madame Laveau è una Sacerdotessa fiera e preparata, che nasconde un animo nobile e volenteroso.
In molti però la paventano e cercano di ucciderla.
Si vocifera che persino il suo secondo compagno tentò di assassinarla, ma Marie riuscì a sventare l’attentato, lanciando una terribile maledizione:
[…] Durante la notte decine di persone affermarono di aver visto in strada un “branco di ombre mostruose” penetrare negli alloggi dove erano ospitate le guardie e la mattina seguente i 15 uomini furono trovati massacrati e con il collo spezzato; […] l’unica giustificazione che riuscirono a fornire le autorità della Louisiana fu che un orso fosse entrato nella stanza chiusa a chiave, al secondo piano e li avesse uccisi. Gli abitanti di New Orleans non ebbero dubbi: era opera della magia nera di Madame Laveau.
Marie Laveau. La morte
Come molti aspetti e periodi della sua vita, anche la morte di Madame Marie è avvolta nell’oscurità.
Alcune fonti ci dicono che sia morta nel 1835, a soli 41 anni.
Tesi mai del tutto accertata per la mancanza di documenti che ne attestino la veridicità.
Mentre secondo altri il trapasso delle Regina del Voodoo è databile il 15 Giugno 1881.
Fatto comprovato da un certificato di morte che attestava il decesso di Madame Marie Glapion Laveau alla veneranda età di 86 anni.
Ma anche dall’obituario pubblicato il giorno seguente sul quotidiano The New Orleans Daily Picayune che recitava queste parole: “donna di grande bellezza, intelletto e carisma, che era anche devota, caritatevole e un’abile guaritrice con le erbe”.
In molti dichiararono di aver incontrato Madame Laveau nei giorni successivi alla sua (presunta) morte, alimentando il suo mito e il suo mistero.
Certo è che ancora oggi la sua tomba – che si presume possa essere quella sita nel più antico cimitero cattolico di New Orleans – al Saint Louis Cemetery numero 1, attiri migliaia di visitatori da tutto il mondo.
Anime inquiete che rendono omaggio al suo mito, lasciando segni concreti del loro passaggio come le tre X sulle pareti della Cappella, sperando che la Regina del Voodoo ascolti ed esaudisca le loro richieste.
Purtroppo non possiamo negare che la storia spesso releghi ai confini donne di questa caratura.
Madame Laveau, forse, ne è l’esempio più concreto.
Nata donna in un’epoca in cui la società, le influenze religiose e di costume non permettevano alle ragazze di poter immaginare un futuro diverso da quello già scritto, ghettizzandole tra obblighi e doveri.
Lei è un grido di libertà e di forza che neppure la storia è riuscito ad azzittire.
Permettendo all’eco che mescola e richiama ai canti di un culto atavico e immortale come quello di cui la Laveau fu fiera Sacerdotessa, di continuare a vibrare insieme al suo nome.
Fonti:
- Site.Unibo: “L’anima mistica di New Orleans: Marie Laveau la Regina del Voodoo”
- Satanisti la nostra verità: “Voodoo, storia e origine”
- National Geographic: “Marie Laveau, la Regina Vudù di New Orleans”
- Vanilla Magazine: “Marie Laveau, la vera storia della Regina del Voodoo di New Orleans”
- Britannica: “Marie Laveau, Regina Vodou Americana”
Salem, il processo alle streghe del 1692
(Salem) Articolo scritto da E.T.A. Egeskov per Pillole di Cultura
8 febbraio 1692, una data che è rimasta nella storia della piccola cittadina di Salem e nell’immaginario collettivo per il famigerato processo alle streghe.
SOMMARIO
- Salem. Le sue radici puritane
- Salem. L’epidemia di stregoneria
- Salem. Colpa di Satana
- Salem. Tituba confessa
- Salem. Giles Corey si rifiuta di dichiararsi colpevole o innocente
- Salem. Lo scioglimento della Corte
- Salem. Dalla cronaca alla letteratura
- Salem. Una vera fortuna per il cinema
- Salem. Anche televisione e videogiochi
È forse uno dei luoghi più conosciuti e chiacchierati del pianeta nonostante a tutt’oggi conti poco più di quarantamila abitanti.
Difficilmente chiedendo a caso alle persone saprebbero indicare dove si trova su una mappa la cittadina.
O in quale stato debba essere collocata, al di là di dire che è negli Stati Uniti.
Però tutti o quasi conoscono il nome di Salem anche per via dei numerosi riferimenti nei film, nei videogiochi e nei libri.
Salem. Le sue radici puritane
I primi coloni giunsero sul luogo dove sarebbe sorta la città nel 1626, alla foce del fiume Naumkeag.
Il sito era già stato usato come luogo di scambi commerciali da parte dei nativi americani.
Il villaggio faceva capo alla Compagnia della Baia del Massachuttes che nel 1629 si costituì in Colonia (una delle famose 13 colonie americane).
Grazie al suo porto ben protetto e alla sua posizione geografica favorevole Salem attirò molti immigrati dalla madrepatria.
Fra loro tanti erano di fede puritana, tanto che già nel 1639 venne la prima chiesa cittadina, la First Church of Salem.
Il grande afflusso di padri pellegrini di fede puritana avrebbe influenzato la vita cittadina nei decenni a seguire come scopriremo.
Salem. L’epidemia di stregoneria
Era già una cittadina rigogliosa quando nel 1691 scoppiò quella che venne definita una vera e propria epidemia di stregoneria.
Tre giovani ragazze, compresa la figlia del pastore della chiesa puritana locale, cominciarono a manifestare strani comportamenti.
Le tre ragazze avevano giocato con uno specchio e un albume d’uovo sospeso nell’acqua e qualcuna di loro disse d’averci visto “qualcosa”.
Una bara, pare abbia dichiarato una certa Sarah Cole, era apparsa nell’albume d’uovo.
Di sicuro molte altre ragazze iniziarono ad avere strani comportamenti.
Bestemmie, trance, crisi epilettiche si erano diffuse a macchia d’olio tanto da mobilitare tutti i medici della zona per capirne l’origine.
Salem. Colpa di Satana
Fu la dichiarazione di un medico del luogo, l’8 febbraio del 1692, a porre il sigillo definitivo sulla questione.
Tale medico, di cui ignoriamo il nome, dichiarò che le giovani non erano malate in senso medico.
Bensì erano sotto l’effetto di qualche sortilegio prodotto da stregoneria con la complicità di Satana in persona.
Subito vennero arrestate alcune persone, donne ovviamente e si costituì un tribunale speciale per giudicarle.
L’isteria collettiva che aveva messo sottosopra il piccolo borgo del Massachuttes doveva trovare un capro espiatorio.
E quale miglior occasione di un processo pubblico per stregoneria additando come colpevole ultimo nientemeno che Satana stesso?
Salem. Tituba confessa
Le prime ad essere arrestare furono tre donne.
Una mendicante di nome Sarah Good insieme a Sarah Osborne, un’anziana signora del posto.
Ma decisivo fu l’arresto di Tituba, la schiava del reverendo Parris, il padre di una delle prime ragazze colpite dalla “stregoneria”.
La schiava confessò di essere una strega e aggiunse un altro particolare che confermò le ipotesi dei medici.
Tituba dichiarò infatti d’aver incontrato un uomo alto proveniente da Boston.
Per i giudici era la prova lampante che si trattava di Satana in persona e dunque il male si era insinuato nella cittadina.
Oggi è assai difficile riuscire a trovare il nesso causale fra la vista di un uomo alto proveniente da Boston e la sua identificazione con Satana.
Evidentemente in quel tempo o la città di Boston non godeva di buon nome in quanto a fede in Dio oppure qualunque cosa andava bene purché venisse trovato un colpevole.
Salem. Giles Corey si rifiuta di dichiararsi colpevole o innocente
Il tribunale speciale istituito finì con il condannare a morte per impiccagione diciannove persone.
Fra di esse uomini, donne ma anche bambini.
Un’altra vittima, la ventesima, fu l’ottuagenario Giles Corey, il quale si rifiutò categoricamente di sottoporsi a simile processo.
Non essendosi dichiarato né innocente né colpevole non poté essere impiccato come prevedeva la pena.
Ma non gli fu comunque risparmiata la morte, in quanto venne schiacciato sotto lastre di pietra.
Salem. Lo scioglimento della Corte
Altre quattro persone arrestate morirono in carcere prima di poter essere processate o giustiziate.
E la lista delle vittime sarebbe stata assai più nutrita se il 12 ottobre 1693 il governatore Phips non avesse sciolto la Corte.
Concluso il lavoro del tribunale speciale il caso dei cinquantadue detenuti in attesa di processo passò sotto una regolare Corte di Giustizia.
Quest’ultima assolse quarantanove degli imputati e commutò la pena capitale di altri tre ponendo fine alle impiccagioni.
Da quel momento in poi non vi furono più altri casi di presunta stregoneria né tantomeno processi alle streghe.
Salem. Dalla cronaca alla letteratura
Oltre un secolo dopo i fatti che portarono al processo alle streghe proprio a Salem nacque Nathaniel Hawthorne, uno dei più famosi romanzieri americani dell’Ottocento.
L’autore è famoso per il romanzo La lettera scarlatta, che sebbene non tratti il tema della stregoneria ben evidenzia il clima che regnava nella sua città natale nel XVII secolo.
Legata invece al tema della stregoneria è invece un’altra opera di Hawthorne dal titolo La casa dei sette abbaini.
Altrettanto famosa è l’opera teatrale dal titolo Il Crogiuolo del drammaturgo americano Arthur Miller.
Ambientata nella Salem del 1692 l’opera mette in pararello la caccia alle streghe del XVII secolo con il Maccartismo degli anni Cinquanta.
Fu infatti il senatore repubblicano Joseph McCarthy che negli anni Cinquanta diede vita a una costante ricerca di spie sovietiche sul suolo americano.
Pertanto ogni persona considerata fuori dal “normale” veniva sospettata di essere una potenziale spia.
Per questo spesso veniva deliberatamente danneggiata socialemente se non addirittura arrestata preventivamente.
Una vera e propria caccia alle streghe in versione moderna da Guerra Fredda.
Salem. Una vera fortuna per il cinema
Se la letteratura non ha saputo rinunciare agli spunti offerti dal processo alle streghe il cinema ne ha fatto un vero e proprio filone.
Già a partire dal 1937 la cittadina del Massachuttes è al centro della pellicola Maid of Salem di Frank Lloyd.
Di pochi anni più tardi (1942), il film dall’emblematico titolo Ho sposato una strega.
Nel 1957 il primo adattamento cinematografico de Il Crogiuolo di Arthur Miller, pellicola dal titolo Le vergini di Salem.
Del 1993 la pellicola Hocus Pocus, mentre nel 1996 esce il secondo adattamento de Il Crogiuolo con il titolo La seduzione del male.
Le streghe di Salem di Rob Zombie è invece una pellicola del 2013.
Salem. Anche televisione e videogiochi
Non poteva mancare la televisione nell’elenco di chi ha sfruttato quell’episodio doloroso della storia del Massachuttes.
Elencare tutte le serie tv che hanno avuto epicentro a Salem o che in qualche modo alla cittadina delle streghe sono legate sarebbe troppo lungo e tedioso.
Doveroso però ricordare alcuni titoli fra i più famosi, come il telefilm Streghe dove le sorelle Halliwell discendono da una strega del luogo.
Anche Samantha di Vita da strega vanta origini nella città del famoso processo.
Così come anche la strega di The Vampire Diaries vanta ascendenza stregonesca direttamente dal borgo della Nuova Inghilterra.
Il gatto di Sabrina, dell’omonimo telefilm Sabrina, vita da strega non a caso si chiama Salem ed è tutt’altro che un semplice gatto!
Per non dimenticare la recentissima serie tv intitolata proprio Salem, guardacaso.
La città delle streghe, come viene ormai denominata da molti, è presente anche in numerosi fumetti e in alcuni videogiochi.
Foto di 2234701 da Pixabay
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