Pocahontas, la leggenda by Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli

Pocahontas, la leggenda by Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli

(Pocahontas) Articolo scritto da E.T.A. Egeskov per Pillole di Cultura

Dal 23 marzo al 17 aprile appuntamento con La leggenda di Pocahontas presso l’Atelier Carlo Colla & Figli di Milano.

SOMMARIO

La tradizione del teatro di marionette a Milano affonda le sue radici fin nel XVIII secolo.

La storia della famiglia Colla coincide in gran parte con quella del teatro di marionette meneghino.

Tanto che all’inizio del Novecento la compagnia marionettistica dei Colla viene scritturata per il celebre Teatro Gerolamo.

Teatro nel quale resterà sino al 1957, anche se nel frattempo prenderà la gestione anche della sala di Piazza Beccaria.

Pocahontas. L’atelier Carlo Colla & Figli

Dal 1994 l’Atelier Carlo Colla & Figli di Milano ospita per tre mesi all’anno la stagione della omonima compagnia.

La Compagnia Carlo Colla & Figli per due periodi di 15 giorni ciascuno è ospite anche del Piccolo Teatro, sempre di Milano.

Contemporaneamente l’atelier è anche il luogo ove sono conservati gli archivi storici della compagnia.

Custodisce oltre 30.000 pezzi (fra marionette, costumi, scenografie, attrezzature di scena, etc…) a partire dal 1699 fino ai giorni nostri.

Oltre a ospitare corsi e laboratori per il teatro di marionette e quello di figura.

Pocahontas. La leggenda

Grazie al film della Disney del 1995 un po’ tutti quanti conosciamo La leggenda di Pocahontas.

La principessa dei nativi americani che sposò un inglese e divenne una celebrità in Europa.

Secondo la tradizione fu John Smith di Jamestown che venne catturato dalla tribù Powhatan a rendere celebre la principessa.

Pocahontas infatti era figlia del capo tribù e secondo il racconto dello Smith gli salvò la vita quando venne messo a morte dopo essere stato catturato.

In base a questa versione nacquero relazioni amichevoli fra la tribù Powhatan e i primi coloni insiediati nella Virginia all’inizio del 1600.

Verso il 1612 venne catturata da alcuni coloni che tentarono di scambiarla con alcuni priginieri inglesi in mano ai nativi americani.

Durante la prigionia Pocahontas conobbe John Rolfe del quale divenne moglie nel 1614.

Nel 1615 la coppia lasciò il Nuovo Mondo per un viaggio in Inghilterra.

Dopo due anni decisero di far rientro in Virginia ma praticamente all’inizio del viaggio Pocahontas si ammalò e morì.

Fu seppellita in una chiesa del Kent anche se della sua tomba si è persa traccia a causa di un incendio.

Pocahontas. Lo spettacolo

Normalmente il teatro di marionette attinge alla tradizione europea per i suoi spettacoli.

Ciò non di meno Pocahontas è stata una lodevole eccezione, ben prima che se ne accorgesse la Disney.

Lo spettacolo ha voluto sottolineare il carattere di tragedia, inteso in senso “greco” della vicenda,.

Sottolineato anche dalle musiche di Lorenzini, che ben di differenziano da quelle dei cartoons d’oltreoceano.

Naturalmente nel disegnare la storia per marionette si è dovuto tenere in equilibrio verità storica e leggenda.

Compito non sempre agevole, ma contrariamente a quanto accaduto con i film d’animazione il teatro di marionette ha voluto dare vita a una Pocahontas più verosimile e veritiera.

Dedicato ai bambini come sempre è uno spettacolo che non viene disdegnato dagli adulti, come tutti quelli della compagnia.

Pocahontas. Le date

Lo spettacolo va in scena dal 23 febbraio al 17 marzo 2024 presso l’Atelier Carlo Colla & Figli di Milano.

Gli spettacoli pomeridiani sono previsti per le ore 16.00.

E si terranno nei giorni 25 febbraio, 3, 10 e 17 marzo.

Il 23, 24, 29 febbraio lo spettacolo andrà in scena in versione serale con inizio alle ore 20.00

Come pure nei giorni 1, 2, 7, 8, 9, 14, 15, 16 marzo l’inzio dello spettacolo sarà sempre alle ore 20.00.

Pocahontas

Pocahontas. Crediti spettacolo

La leggenda di Pocahontas è uno spettacolo di marionette di Eugenio Monti Colla, da un’idea di Eugenio Monti Colla e Elisabetta Di Mambro.

Le musiche sono di Danilo Lorenzini mentre le scene del repertorio della Compagnia sono integrate da Franco Citterio.

I costumi sono a cura di Eugenio Monti Colla, le luci di Franco Citterio e la direzione tecnica di Tiziano Marcolegio.

Le voci recitanti sono di Loredana Alfieri, Marco Balbi, Roberto Carusi, Mariagrazia Citterio, Tommaso Correale Santacroce, Fabio Mazzari, Lisa Mazzotti, Sheila Perego, Gianni Quillico, Franco Sangermano.

I marionettisti sono Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella, Camillo Cosulich, Debora Coviello, Cecilia Di Marco, Michela Mantegazza, Tiziano Marcolegio, Pietro Otto Monti, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette.

Voce Giulia Olcese, strumentisti del LaRiS Ensemble: Paolo Sportelli e Enrico Gabrielli (clarinetti) Daniele Savi (corno) Antonio Papetti (violoncello).

La regia è curata da Eugenio Monti Colla

Leggi tutti gli articoli di E.T.A. Egeskov QUI

Scopri il profilo di E.T.A. Egeskov QUI

Se vuoi scoprire i libri che ho scritto clicca qui sotto

Loving. Richard & Mildred, love story che cambiò l’America

(Loving) Articolo scritto da Amelia Settele per Persone e StorieFatti e società e La Forza di indignarsi Ancora

Ascolta “La Forza di Indignarsi Ancora. Puntata 5 – Richard & Mildred Loving, la love story che cambiò l’America” su Spreaker.

Ci sono storie d’amore destinate a diventare immortali, arrivando addirittura ad avere una potenza tale da riuscire a cambiare il corso degli eventi storico-sociali di un Paese.

La storia tra Richard e Mildred Loving ne è un esempio eccellente.

SOMMARIO

Stato della Virginia, 1967: “Dica in Tribunale che amo mia moglie”

A scrivere al proprio Avvocato questa richiesta fu Richard Perry Loving che insieme alla sua sposa Mildred, visse la storia d’amore capace di abbattere pregiudizi, smuovere l’opinione pubblica Americana.

Oltre a far modificare le leggi che impedivano – in più di 17 stati dell’Unione – di sposarsi tra razze diverse.

Rappresentavano in modo emblematico quello che veniva definito un “amore contro natura” in quanto Richard era “bianco” e Mildred “nera”.

Loving. La nascita del loro legame

Richard Perry Loving nacque il 29 Ottobre 1933 a Central Point in Virginia, Americano di origini Irlandesi lavorava come operaio edile.

Mildred Delores Jeter vide la luce il 22 Luglio del 1939 in Virginia.

Il primo incontro risale a quando Richard aveva 18 anni e Mildred poco più di 11.

Lui era amico del fratello e frequentava spesso la loro casa.

Nacque un amore unico, appassionato, forte e Mildred, ad appena 18 anni, rimase incinta.

Nel 1958 la coppia decise quindi di sposarsi e si recò a Washington per celebrare il rito civile.

Era impossibilitata a farlo nello Stato della Virginia in quanto non erano ammessi matrimoni tra i “bianchi” e i “non bianchi”.

Era in vigore il Racial Integrity ActLegge sull’integrità razziale.

Approvato nel 1924 dall’Assemblea Generale (organo legislativo del Commonwealth della Virginia, istituito il 30 luglio 1619 ).

Legge nella quale si vietavano i matrimoni interrazziali e si classificava come “bianca” una persona nel cui sangue non vi era traccia di altre etnie se non quella Caucasica.

Mentre per “non bianco o colorato” tutte le altre etnie compresi i Nativi Americani.

Quest’atto di fatto proibiva la mescolanza tra razze e rafforzava le gerarchie razziali.

Era parte integrante di una serie di leggi per l’integrità razziale che consolidavano la supremazia “bianca” sulle altre etnie.

Loving. Il matrimonio

Sposarsi in un altro Stato non evitò ai coniugi Loving di avere fin da subito dei problemi al loro rientro in Virginia.

Infatti divennero oggetto di numerose manifestazioni razziste.

Richard venne allontanato e deriso da familiari e amici.

Nel quartiere dove decise di andare a vivere con la moglie per cercare un po’ di tranquillità, risultò essere l’unico “bianco”.

E la strada che li attendeva sembrava davvero tutta in salita.

Dopo una soffiata anonima vennero anche arrestati dallo Sceriffo della Contea e incarcerati.

Prelevati dalla loro abitazione durante la notte, la polizia irruppe in casa certa di trovarli a fare sesso (anche quello vietato dalla legge).

La loro relazione risultava essere un crimine così grave che vennero prelevati ancora in vestaglia e portati subito via.

Pur presentando il certificato di matrimonio redatto a Washington, vennero comunque accusati di “convivenza illegale” e incarcerati.

Ai coniugi Loving si prospettavano due opzioni: potevano scontare la pena di un anno di detenzione, oppure lasciare lo Stato per ben 25 anni.

Erano autorizzati a rientrare in Virginia solo e soltanto separatamente l’uno dall’altra.

Loving

Mildred e Richard decisero di andarsene e di trasferirsi a Washington.

Seguirono anni in cui furono costretti a visitare i familiari in momenti diversi e sempre separati.

Nacquero altri due figli, insieme all’aumentare delle pressioni sociali, razziali ed economiche ma Mildred e Richard restarono sempre insieme.

Il loro amore non vide mai barriere, si amavano profondamente, lottando ogni giorno per vivere questo sentimento e la loro famiglia alla luce del sole.

Nel 1964 durante una visita a casa, la situazione precipitò in modo inesorabile perché vennero arrestati di nuovo con l’accusa di aver viaggiato insieme.

I Loving decisero che era il momento di prendere un Avvocato, anche se le loro condizioni economiche non erano affatto floride, non demorsero e si affidarono all’ American Civil Liberties Union.

L’American Civil Liberties Union denominata anche con la sigla ACLU – fondata nel 1920 – era un’organizzazione non governativa che lottava per i diritti civili e le libertà individuali in America.

Aveva sede a New York e annoverava tra i suoi fondatori il nome dell’avvocatessa Crystal Catherine Eastman – leader nella lotta per il suffragio delle donne in America.

La ACLU riuscì a congelare la condanna e a fornire alla coppia i due avvocati volontari: Bernard S Cohen e Philip J Hirschkop.

Entrambi li difesero nella famosa causa “Loving Vs Virginia“.

Loving. La causa “Loving Vs Virginia”

La lotta in tribunale ebbe un risalto mediatico imponente e si concluse solo il 12 Giugno del 1967.

Quando la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America dichiarò che la negazione dei matrimoni misti era incostituzionale.

E contraria al XIV Emendamento della Costituzione.

Il quale prevede pari diritti volti a proteggere gli ex schiavi dopo la Guerra di Secessione – noto insieme ad altri come “emendamento della Ricostruzione“.

Una vittoria giuridica e sociale senza precedenti che portò in alto il nome della famiglia Loving.

I coniugi divennero il simbolo della lotta alla libertà e all’uguaglianza.

Questa causa, ma soprattutto la sentenza che venne deliberata, permise alla società Americana di fare un enorme passo avanti.

Purtroppo non tutti gli Stati dell’Unione decisero di adattarsi alla sentenza della Corte Suprema.

Uno su tutti fu l‘Alabama che invece inasprì le leggi sui matrimoni misti e fu l’ultimo – nel 2000 – a conformarsi alla sentenza.

Dopo aver lottato per il loro amore e il diritto sacrosanto alla libertà, Richard e Mildred non hanno avuto un lieto fine.

Purtroppo nel 1975 furono investiti da un ubriaco e Richard morì sul colpo, mentre Mildred perse un occhio.

Dopo essersi ripresa dall’incidente, decise di dedicare il resto della sua vita ai figli e alla lotta per i diritti civili.

Divenendo un nome importante tra gli Attivisti Americani.

Il 12 Giugno 2007 per il 40esimo anniversario dalla sentenza che cambiò le sorti di molti altri cittadini e cittadine Americani e non solo, Mildred dichiarò quanto segue:

“Circondata come sono da meravigliosi figli e nipoti, non passa giorno in cui non penso a Richard e al nostro amore, al nostro diritto di sposarci, e quanto significasse per me avere la libertà di sposare la persona a me più cara anche se altri pensavano che fosse il “tipo sbagliato di persona” a sposarmi. Credo che tutti gli americani, indipendentemente da razza, genere, orientamento sessuale, dovrebbero avere la stessa libertà matrimoniale. Non è compito del governo imporre le credenze religiose di alcuni ad altri. Soprattutto se così facendo nega loro i diritti civili.” Mildred Loving

Poco meno di un anno dopo, il 2 Maggio 2008, Mildred Delores Jeter Loving morì a causa di una polmonite.

Marito e moglie riposano uno accanto all’altra nel cimitero della Chiesa Battista di Santo Stefano a Central Point in Virginia.

Mi rendo conto di aver utilizzato parole che in questi contesti non si usano (fortunatamente) più.

Come “bianco”, “nero” o “colorato”, ma se siamo arrivati a questo punto è anche grazie alla storia che vi ho appena ricordato.

Infatti Richard e Mildred ancora oggi rappresentano il simbolo di un sentimento talmente potente da riuscire a stabilire nuovi equilibri.

Equilibri capaci di far mescolare vocaboli come: Libertà, Diritti e Uguaglianza alla parola Amore in modo sublime ed eterno.


Fonti:

  • Dilei.it: “Mildred e Richard Loving: la storia d’Amore che ha riscritto la storia”
  • MarieClaire: “La storia di Mildred e Richard Loving, i primi Romeo e Giulietta interrazziali”
  • Lo sbuffo: “Loving: il matrimonio che ha cambiato la storia
AMELIA SETTELE

Leggi tutti gli articoli di Amelia Settele QUI

Scopri il profilo di Amelia Settele QUI

This website uses cookies. By continuing to use this site, you accept our use of cookies.